C’è bisogno di cura e di poesia, che sappia vibrare e avvicinare, soprattuto in questo periodo.
Immagino il telefono come una rete che pulsa al ritmo del nostro cuore. Dal pensiero come un dono e dalla voce come un tocco. Una rete senza distinzioni d’età.
Per chi, bisognoso o curioso semplicemente di una breve ma intensa vicinanza nel tempo di un racconto.
Noi e la distanza del telefono, in assenza di confini.
Per uscire da questo confinamento che ci immobilizza e silenzia i pensieri. Il desiderio è donarti una carezza.
Non sei solo, perché nessuno si salva da solo.